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Nell’ala, la vena basale Vena Basale L’ala anteriore di un’ape può contenere importanti caratteri diagnostici e va guardata con una lente entomologica. Una delle vene più importanti per la determinazione delle api è detta “basale” : ha un orientamento diagonale rispetto all’ala e nella figura è cerchiata in rosso. Si dirama dalla vena cubitale costituisce il margine della cella discoidale. Generalmente è dritta (immagine inferiore), nella famiglia delle Halictidae invece è ricurva (immagine superiore). è ricurva?

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Femmina Femmina Le femmine nelle api selvatiche spesso si distinguono facilmente dai maschi ma in altri casi è necessario osservare dettagli visibili solo con la lente (o meglio con lo stereo microscopio). Le femmine generalmente sono più pelose dei maschi e  presentano strutture per il trasporto del polline, hanno il pungiglione e hanno le antenne generalmente più corte. Nel genere Eucera e Tetralonia le femmine hanno le antenne molto più corte rispetto a quelle dei maschi, costituendo uno dei casi più evidenti di dimorfismo sessuale. Il metodo universale per distinguere i maschi dalle femmine è contare i segmenti delle antenne detti flagellomeri: se sono 11 si tratta di un maschio, se sono 10 si tratta di una femmina. con scope Scope La scopa è la struttura che le api utilizzano per il trasporto di polline. Sono costituite da peli fitti e si trovano solo sul corpo delle femmine appartenenti a molti generi di api. Di solito si trovano sulle zampe posteriori invece nei Megachilidae si trovano sotto il ventre e si parla infatti di scopa ventrale. In molti generi di api le scope non sono presenti nemmeno nelle femmine come negli Hylaeus o nei generi di api cleptoparassite (Nomada, Biastes, Ammobates, Sphecodes, Thyreus, Epeolus) e leggera fessura Fessura Nelle femmine del genere Halictus e Lasioglossum è possibile vedere una fessura verticale all’estremità dell’addome in cui i peli sono assenti. Per le api più grandi questa “rima” è visibile anche a occhio nudo, mentre per le api più piccole è necessario l’uso di una lente entomologica verticale al margine dell’addome?

Maschio Maschio I maschi nelle api selvatiche spesso si distinguono facilmente dalle femmine ma in altri casi è necessario osservare dettagli visibili solo con la lente (o meglio lo stereo microscopio). I maschi generalmente sono meno pelosi delle femmine, non presentano strutture per il trasporto del polline, non hanno il pungiglione e hanno le antenne generalmente più allungate. Nel genere Eucera e Tetralonia i maschi hanno le antenne così lunghe da raggiungere l’addome, costituendo uno dei casi più evidenti di dimorfismo sessuale. Il metodo universale per distinguere i maschi dalle femmine è contare i segmenti  delle antenne detti flagellomeri: se sono 11 si tratta di un maschio, se sono 10 si tratta di una femmina. con addome cilindrico e allungato, antenne allungate e non nodose?

Addome più appuntito, assenza di scope Scope La scopa è la struttura che le api utilizzano per il trasporto di polline. Sono costituite da peli fitti e si trovano solo sul corpo delle femmine appartenenti a molti generi di api. Di solito si trovano sulle zampe posteriori invece nei Megachilidae si trovano sotto il ventre e si parla infatti di scopa ventrale. In molti generi di api le scope non sono presenti nemmeno nelle femmine come negli Hylaeus o nei generi di api cleptoparassite (Nomada, Biastes, Ammobates, Sphecodes, Thyreus, Epeolus) , antenne nodose Antenne Nodose In alcune api, come per esempio quelle appartenenti al genere Sphecodes, i segmenti  che compongono le antenne sono ben separati tra loro. Generalmente è visibile una debole linea tra un antennomero e l’altro: in questo caso la divisione è netta e si dice che le antenne siano “nodose” . Alcune chiavi scrivono antenne “moniliformi” richiamando la forma di una collana di perle.


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